Gottardo Donati "Stella"
"Il grande umani-
sta fiorentino, ad
esempio, lo ringra-
ziava delle lettere a
lui inviate, che aveva letto con grande interesse, nelle quali il dotto sarzanese gli aveva espresso il suo grande desiderio di
avere alcune sue epistole, e rispondeva
che avrebbe potuto
procurarsi la copia di quelle per lui più avvincenti".
"Nella primavera
del 1455, invece,
Gottardo, mandato a Napoli per stipulare
una tregua tra la Repubblica genovese ed il sovrano aragonese, s'incontrò con Bartolomeo Facio, che da qualche tempo risiedeva nella corte aragonese, dove si era inserito stabilmente come storiografo ufficiale di Alfonso; secondo il Facio, fu proprio la «prudentia» di Gottardo a determinare
l'esito felice della missione".
"Insomma, Gottardo Stella fu soprattutto un tecnico della
politica, al quale tuttavia si dischiusero nuovi interessi culturali
grazie alla contiguità con i Campofregoso, i Parentucelli, il Bra-
celli e con i più dotti cancellieri della penisola".
sta fiorentino, ad
esempio, lo ringra-
ziava delle lettere a
lui inviate, che aveva letto con grande interesse, nelle quali il dotto sarzanese gli aveva espresso il suo grande desiderio di
avere alcune sue epistole, e rispondeva
che avrebbe potuto
procurarsi la copia di quelle per lui più avvincenti".
"Nella primavera
del 1455, invece,
Gottardo, mandato a Napoli per stipulare
una tregua tra la Repubblica genovese ed il sovrano aragonese, s'incontrò con Bartolomeo Facio, che da qualche tempo risiedeva nella corte aragonese, dove si era inserito stabilmente come storiografo ufficiale di Alfonso; secondo il Facio, fu proprio la «prudentia» di Gottardo a determinare
l'esito felice della missione".
"Insomma, Gottardo Stella fu soprattutto un tecnico della
politica, al quale tuttavia si dischiusero nuovi interessi culturali
grazie alla contiguità con i Campofregoso, i Parentucelli, il Bra-
celli e con i più dotti cancellieri della penisola".
Testo: Marco Biagioni
Disegno: Andrea C.
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